Della serie: si fa una volta e mai più.

Per rendere chiaro la superiorità della Spagna per quanto riguarda l'aggregazione studentesca e soprattutto la libertà, vi racconterò le mie rocambolesche avventure.
Arrivo il mercoledì, distrutta da una notte nella fredda Ciampino (cosa non si farebbe pur di pagare 18 euro di andata con Rayanair) .
Al nostro arrivo sono tutti felici, 3 amici: un italiano un messicano e una tedesca, vengono a prenderci… e ci dicono che l’indomani, ad agraria, ci sarà una mega festa un po’ punkabbestia che ci piace tanto.
Di quelle che si beve, si balla e ci si rotola nel fango. Su quest’ultima avevamo delle perplessità. Rotolarsi nel fango??? E perché mai??? Che cosa schifosa è mai questa???
Il giorno seguente, munita di euro, andiamo tutti dal cinese, per comprare la divisa da immolare alla festa, e dirigerci con il bus fuori città, dove si trova la facoltà.
Nel caos generale, alla vista di uomini vestiti da donne, ragazzi con parrucche e soprattutto gente completamente rivestita di fango… un dubbio mi è sorto:
Cosa cazzo ci faccio qui????
Il resto è storia. Tutti beatamente stesi nel fango, in una lotta alla sopravvivenza per poi buttarci tutti insieme nel canale, gelido, ma davvero gelido, dove lavarsi e prendersi qualche malattia. Dopo, tutti bagnati, metterci intorno al fuoco e allegramente bere birra.
Tutto che avviene in una università pubblica.
God bless Spain.